“Smetterò di fare così”
“Non farò più…”
“Devo imparare a rinunciare a…”
Quante volte abbiamo pronunciato queste frasi, convinti di essere motivati ad un cambiamento?
Io l’ho fatto mille volte… Finché ho scoperto che questo tipo di formulazioni sono totalmente inefficaci, perché VAGHE e LIMITANTI: indicano al cervello cosa NON DEVE FARE PIÙ, ma non suggeriscono COSA POTER FARE IN ALTERNATIVA.
Creano quindi uno stato di CONFUSIONE e sono vissute come IMPOSIZIONI e COSTRIZIONI.
Se vogliamo avviarci al cambiamento col passo giusto, cominciamo con formulazioni che il cervello viva come
CHIARE (SO COSA FARE) e VANTAGGIOSE.
Anziché dirsi:
“Devo smettere di essere pigro”,
cominciamo con:
“SCELGO DI CAMMINARE PER DIECI MINUTI IN OGNI PAUSA PRANZO”.
Piuttosto che ripeterci:
“Devo eliminare la farina bianca perché non mi fa bene”,
pronunciamo parole più efficaci come:
“SCELGO PANE E PASTA INTEGRALI, CHE POSSO ACQUISTARE IN QUEL NEGOZIO MENTRE TORNO DAL LAVORO”
O ancora, sostituiamo:
“Devo prendermi del tempo per me” con:
“SCELGO DI DEDICARMI DEL TEMPO LEGGENDO QUEL LIBRO/ANDANDO IN PALESTRA/USCENDO CON GLI AMICI/ GUARDANDO UNA FICTION, TUTTI I VENERDÌ SERA”.
In questo modo il cervello sarà più collaborativo perché l’intenzione non sarà vaga, bensì DEFINITA, e non sarà vissuta come una rinuncia o una costrizione, bensì espressa come una SCELTA.